Emanuele Villa sugli Esercizi spirituali online per i Giovanissimi e Sofia Germinario per i Giovani
Non è certo il modo ideale per organizzare gli esercizi spirituali, ma in tempo di pandemia occorre fare di necessità virtù e così il settore Giovani dell’Azione cattolica ambrosiana non ha rinunciato, nel corso dell’Avvento, a sperimentare alcune iniziative di spiritualità in modalità on-line. Come è andata? Il bilancio dei responsabili è positivo anche se non si può nascondere che l’impossibilità di ritrovarsi dal “vivo” abbia costituito un limite.
«Sebbene il numero dei partecipanti, circa 25, non sia paragonabile rispetto agli incontri abituali, i ragazzi si sono sentiti ugualmente coinvolti nell’attività e riteniamo quindi il bilancio positivo», dice Emanuele Villa, 23 anni, responsabile diocesano dei Giovanissimi, facendo il punto sugli Esercizi spirituali d’Avvento che quest’anno si sono svolti in via telematica il 12 dicembre.
«Sicuramente è positivo che i giovanissimi sappiano utilizzare come una risorsa gli strumenti tecnologici che hanno a disposizione, anche se è inevitabile notare la differenza d’appeal rispetto alle attività dal vivo», spiega Emanuele. La proposta è stata divisa in due momenti: una prima parte affidata allo svolgimento nei singoli gruppi (anch’essa in modalità on-line) con una traccia fornita agli educatori. La seconda è stata una veglia, in collegamento telematico, «in cui ci siamo concentrati sulla figura dei Pastori che ricevono la notizia della nascita del Bambino. Anche in questo caso si è cercato di puntare all’interazione con i ragazzi, ad esempio abbiamo creato un mashup a partire da un’opera di Van Gogh, che ritrae il buon samaritano mentre soccorre una persona in difficoltà. Quest’attività ha permesso a ciascuno di evidenziare una determinata parte del dipinto per far risaltare un significato». Emanuele aggiunge che «dopo la lectio di don Fabio è seguita “una condivisione progressiva”, per cui man mano che ogni partecipante prendeva parola si attivavano le luci sullo schermo, come a rappresentare metaforicamente delle candele che avremmo acceso se fossimo stati in presenza…».
Qualche suggerimento per far “funzionare” le proposte associative on-line? « È fondamentale l’invito personale da parte degli educatori», raccomanda Villa, «così da farli sentire accolti, e inoltre è importante che percepiscano che la modalità d’incontro sia interattiva, rispetto all’unidirezionalità cui spesso sono abituati a scuola, con le lezioni frontali online. Di contro, abbiamo notato che la via telematica può incentivare la partecipazione per chi solitamente ha difficoltà logistiche, in base alla zona di provenienza».
Anche i Giovani hanno vissuto gli Esercizi spirituali d’Avvento da remoto, il 19 dicembre, come riporta Sofia Germinario, 24 anni, responsabile diocesana dei Giovani. «Al mattino don Fabio ha tenuto la lectio, mentre al pomeriggio è seguita la testimonianza di un giovane di Quarto Oggiaro, Daniel Zaccaro, che ha alle spalle un passato da rapinatore e che grazie al sostegno di Kairos di don Burgio è divenuto in seguito un educatore in una comunità per minori». Per gli incontri della mattina e del pomeriggio è stato utilizzato Zoom, mentre alla sera si è tenuta una veglia su YouTube, aperta a tutti. Germinario aggiunge che «il bilancio da parte dei giovani è stato positivo (più di una trentina di persone connesse), i momenti di condivisione sono stati apprezzati. Chi probabilmente avrebbe faticato a esserci in presenza questa volta è riuscito a collegarsi, anche se è sempre inevitabile notare la differenza sull’aspetto relazionale che si può vivere di persona».
Francesca Bertuglia
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