È stata tra i primi a ricevere il vaccino anti-Covid-19. Orsola Amato, medico pediatra e neonatologa in un ospedale milanese è socia dell’Azione cattolica ambrosiana ad è una delle referenti del gruppo Adulti-giovani della città di Milano.
Da medico ci tiene a tranquillizzare sul buon funzionamento del nuovo vaccino. «Si tratta di un vaccino a mRNA, che si è dimostrato molto efficace (efficacia al 95%) sia per le persone sane che per quelle affette dalle malattie croniche più diffuse nel mondo», spiega. «Soprattutto si tratta di un vaccino molto efficace anche in persone anziane, uno dei dati che ha indotto alla somministrazione immediata per questa fascia anagrafica nelle Rsa».
La dottoressa Amato rassicura coloro che in questi primi giorni di somministrazione si sentono dubbiosi. «È un vaccino sicuro», spiega. «Sono stati segnalati in una minima percentuale dei vaccinati effetti collaterali molto lievi (mal di testa, febbre, debolezza muscolare), che si sono risolti spontaneamente in pochi giorni. È chiaro che, come per ogni farmaco, possono verificarsi delle reazioni allergiche anche gravi assolutamente inattese ma ciò è accaduto solo in un esiguo numero di persone nell’ambito delle estese campagne vaccinali che hanno preceduto quella italiana. Si deve inoltre sgombrare il campo da eventuali fake news su mRna ed eventuali mutazioni dei nostri geni: dopo aver fatto produrre alle nostre cellule la proteina virale contro cui si sviluppa l’immunità, l’mRna del vaccino viene degradato, senza rimanere all’interno delle cellule del corpo umano. Questo non è il primo farmaco a mRNA approvato per l’uso: si tratta di una nuova strategia farmacologica già utilizzata e studiata per patologie differenti da diversi anni».
In Italia la seconda dose – da effettuare 21 giorni dopo la prima – non è ancora stata somministrata a nessuno, dato che i primi vaccinati risalgono agli ultimi giorni di dicembre: dopo una settimana da questa inizierà ad esserci realmente una prima, seppur esigua, percentuale di popolazione protetta contro il Covid-19.
Continua la dottoressa: «Nessuno dei vaccinati di questi giorni, seppur giovane, si sta facendo bloccare dalla paura di eventuali effetti collaterali sulla propria salute che possano evidenziarsi tra anni (ad ora assolutamente ignoti e neanche ipotizzabili). Tutti ci stiamo facendo vaccinare per noi e soprattutto per la salute di tutti coloro che staranno a contatto con noi, familiari e assistiti. Guardando alla triste situazione italiana presente, non possiamo che sperare che altrettanto facciano gli italiani nei prossimi mesi, anche con gli altri vaccini che saranno approvati a breve, già sottoposti a rigorosi controlli: noi speriamo che da questo piccolo silenzioso gesto si possa iniziare a sentir suonare una nuova musica nei prossimi mesi in Italia. E questa volta non dai balconi!».
Francesca Bertuglia
Scrivi un commento