David Sassoli, la forza di un sogno | Università Cattolica del Sacro Cuore Milano
Lunedì 3 aprile, alle 10.30, presso l’aula Pio XI della sede di Largo Gemelli dell’Università Cattolica del Sacro cuore, si terrà la serata di presentazione del volume che il giornalista Gianni Borsa ha dedicato alla figura di David Sassoli.
Il titolo dell’evento è: “Europa cantiere aperto. L’eredità di David Sassoli”.
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Il libro è un intenso profilo biografico del compianto giornalista e politico con focus sul suo sogno europeo, eredità lasciata a leader politici e cittadini europei e cristallizzata nel suo ultimo discorso da Presidente del Parlamento Europeo, pronunciato a Bruxelles il 16 dicembre 2021, pochi giorni prima della sua prematura scomparsa, avvenuta l’11 gennaio 2022.
Un’Europa che innova, che protegge, che sia “faro grazie al suo modello democratico”: questo il sogno europeo di Sassoli descritto nell’opera di Borsa, che non è un’autobiografia, bensì un saggio, arricchito anche dalle testimonianze di persone a lui vicine ed amiche, oltre che dall’omelia funebre pronunciata dal card. Matteo Zuppi e dalla commemorazione tenuta da Enrico Letta al Parlamento Europeo di Strasburgo.
Molte delle iniziative europee divenute oggi realtà, sono “figlie” di grandi intuizioni di Sassoli, ben conscio delle tante problematiche comunitarie, ma sempre fiducioso nel ruolo dell’Europa come faro acceso e puntato verso il futuro: Next Generation EU, debito comune e PNRR, sono solo alcune delle eredità del suo biennio di Presidenza, teso a riportare sui tavoli di confronto princìpi ormai quasi desueti, senza pretendere di avere una panacea contro tutti i mali, ma mettendo sempre un passo dietro l’altro per proteggere lo Stato di Diritto.
. “Ci eravamo incontrati per parlare del libro“, – racconta Gianni Borsa, doveva essere un’intervista sul cambiamento dell’Europa dalla crisi economica alla pandemia -, “ed eravamo in fila per effettuare il tampone Covid: lui si era messo in fondo e, anche quando gli era stato fatto notare che come Presidente poteva passare avanti, si è rifiutato. Era una bella persona ed una delle sue più grandi virtù era la coerenza rispetto al suo percorso formativo da cattolico democratico: i tre capisaldi della sua esperienza in Europa erano ‘trasparenza’, ‘ regole ferree per evitare lobbismi ed interessi di parte’, ‘efficacia delle risposte alle esigenze dei cittadini.’ Per rendergli omaggio, quindi, si devono semplicemente avere coerenza, coraggio e qualche sorriso in più.”