Giovedì 8 dicembre i soci di Azione Cattolica del decanato si sono ritrovati a Renate per festeggiare insieme la giornata dell’adesione all’Azione Cattolica con un incontro dal titolo “Sinodalità dal basso. Insieme per una Chiesa missionaria”. A fare da filo conduttore i tre verbi che quest’anno caratterizzano il cammino dell’associazione ambrosiana: pregare, pensare appassionarsi.
Abbiamo iniziato con un momento di preghiera nel quale, partendo dal brano di Vangelo dell’anno (Matteo 28,16-20), abbiamo riflettuto sull’invito di Gesù: “ Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato”. Gesù ci invita ad andare per offrire la nostra vita come testimonianza luminosa dell’Amore di Dio per gli uomini e le donne della terra. Testimoniare la gioia del Vangelo nella vita di ogni giorno è proprio, in sintesi, la proposta dell’Azione Cattolica che nel Progetto Formativo afferma quanto segue:
“L’evangelizzazione è l’unica dimensione fondamentale della proposta formativa: anche chi crede oggi ha bisogno di essere di continuo posto di fronte all’essenziale della fede, che è il mistero della morte e della risurrezione del Signore. Tutti – credenti, comunità cristiane, associazioni e movimenti – hanno davanti a sé la sfida, in cui impegnarsi insieme, di annunciare il Vangelo oggi, nella fiducia che questo sia «il momento favorevole» (cfr. 2Cor 5,6). Si tratta di comunicare il Vangelo non nonostante questo tempo, ma in esso e per esso”.
Ed eccoci al “pensare”. Quest’anno, in sintonia con la Chiesa tutta, abbiamo scelto di puntare l’attenzione al tema della sinodalità. L’intervento di Ottavio Pirovano, coautore del testo “Dal basso, insieme, 10 passi per una chiesa sinodale”, ci ha lasciato tanti spunti di riflessione, ma soprattutto ci ha fatto capire che per vivere la sinodalità non basta un incontro, non basta semplicemente cambiare metodo e passare dal decido da solo al decido insieme. Dietro c’è un cammino , un percorso fatto di piccoli passi, ma costanti, che portano ad un cambio di mentalità nella Chiesa che a questo punto non potrà altro che essere sinodale. Ma cosa possiamo fare noi? Curare la formazione, far circolare le idee e mantenere viva l’attenzione su tre atteggiamenti necessari. Prima di tutto mettersi in ascolto dell’altro, senza pregiudizi. Non possiamo esistere senza l’altro e solo partendo dall’altro possiamo capire chi siamo noi. Seconda attenzione: saper generare sempre cose nuove e quindi non lasciarsi imbrigliare dal “si è sempre fatto così”. Infine prendersi cura dei più deboli. Ciascuno di noi può concretamente vivere questi atteggiamenti: dal basso, insieme possiamo davvero portare ad un cambiamento.
Concludiamo con un piccolo momento conviviale perché le relazioni e lo stare insieme ci appassionano. E di questi tempi non è cosa scontata.