Marta Valagussa è stata eletta nella giunta nazionale dell’Ucsi, Unione cattolica stampa italiana. L’assemblea nazionale dell’associazione dei giornalisti credenti, riunita a Roma dal 24 al 26 settembre, ha eletto il nuovo presidente, Vincenzo Varagona, 60 anni, vice-caporedattore della Tgr Marche, e due vicepresidenti: Luciano Regolo, condirettore di Famiglia Cristiana, e Maria Luisa Sgobba, corrispondente dalla Puglia delle testate Mediaset.
Marta, 34 anni, socia dell’Azione cattolica ambrosiana, è stata per 7 anni, fino al 2020, responsabile dell’Ufficio stampa dell’Ac milanese e oggi cura la comunicazione per la Fondazione Guzzetti, l’ente che gestisce sei consultori familiari nella città di Milano.
In cosa consisterà il tuo nuovo incarico nell’Ucsi?
«Sono stata eletta nella giunta nazionale, insieme ad altre quattro persone, oltre al segretario, l’amministratore e due vicepresidenti. Una conclusione del convegno che non avrei mai immaginato. In due giorni a Roma ho potuto allargare molto gli orizzonti, scoprire quanto variegata e ricca sia l’associazione dell’UCSI, piena di talenti, professionisti di grande capacità e persone umanamente preziose. Con i miei colleghi ora inizia un nuovo percorso: saremo guidati da Vincenzo Varagona, il presidente neoeletto, che ci ha indicato bene la strada: puntare sulla formazione e l’aggiornamento professionale, non tralasciando i progetti di occupazione giovanile. Ci impegneremo proprio su questo: assicurare una formazione adeguata a tutti coloro che si occupano di comunicazione, giornalisti e pubblicisti».
Di cosa di occupa l’associazione?
«L’associazione è nata nel 1959 in un contesto politico e sociale decisamente diverso da quello di oggi. Ma lo spirito che l’ha fatta nascere è lo stesso che ci spinge oggi a continuare nel nostro servizio: offrire occasioni formative specifiche per la professione di giornalista, pubblicista ed operatore della comunicazione, sia a livello nazionale che a livello regionale e locale. Questa è la grande ricchezza dell’associazione: essere una realtà non solo nazionale, ma ramificata e presente in tutte le regioni d’Italia».
Quali sono le priorità che si è data l’assemblea nazionale dell’Ucsi?
«Dal congresso nazionale Ucsi, il ventesimo della nostra storia, sono emersi moltissimi progetti condivisi dai delegati provenienti da tutta Italia: maggior cura al linguaggio comunicativo, contrasto serio e deciso alle fake news, dialogo intergenerazionale tra giornalisti, valori e credibilità come colonne portanti del mestiere del giornalista, approfondire il rapporto tra giornalisti ed editori… Le idee non mancano, le risorse sono appena state rinnovate e la strada si è aperta davanti a noi. Sono convinta che faremo grandi cose».
Foto: in alto da sx Giuseppe Caffulli, don Stefano Stimamiglio, Monica Forni, Marta valagussa e Pino Nardi