E’ stata una serata che ha lasciato il segno, come si dice, quella che ci ha regalato con le sue riflessioni e con tutta la sua umanità Giovanni Colombo, avvocato e Presidente Rosa Bianca.
Il Percorso Crescere in famiglia, partito sabato 20 gennaio, ha portato i genitori e gli adulti presenti a riflettere su un tema forse non usuale quando si pensa ad un percorso per famiglie, eppure fondamentale, perchè chiama in causa proprio lo stile di vita, il modo di porsi come adulti e genitori nei confronti della città in cui si vive con la propria famiglia, e soprattutto, il “sentimento” che se ne ha (parola spesso ripetuta dal nostro relatore, capace, negli ultimi anni di percorre a piedi le strade di tutta la Lombardia alla ricerca di una relazione profonda con il suo territorio e con le persone, con le risorse e le bellezze di cui è animato).
Quanto è “benedetta” la città di Monza e quanto invece soffre di “maledizione”.
Giovanni dati alla mano si è soffermato su due immagini contrapposte della città svelandoci come in fondo anche noi possiamo cadere nel tranello della “tana” (il rifugio sempre più bello che ci costruiamo per vivere in città difendendoci in realtà dalla città stessa) dalla quale usciamo in realtà solo per affrontare viaggi consolatori “all’estero”.
Eppure ricalcando un po’ il titolo del nostro percorso “siamo chiamati dal Battesimo che ci ha resi Figli di Dio, e con la Grazia dello Spirito che è in noi, a “scatenare” Speranza a trasfigurare la terra, e perchè non la città nella quale abitiamo?
Sulla falsariga delle Città invisibili di Calvino (libro che vi consiglio di rileggere…soprattutto dopo aver ascoltato Giovanni!) siamo stati poi accompagnati a scoprire come sarebbe possibile, se tornassimo solo un poco a riempirci di “vento”, cioè se tornassimo a camminare tra le vie e la gente di Monza da cittadini appassionati, scorgere i possibili voli di rondine ossia le possibili rinascite di cui anche i nostri quartieri sono capaci. Tanti i temi toccati (anche da Calvino): quello dello scambio di parole più che del commercio di cose, quello del sogno dei giovani più che del disincanto degli adulti, quello della cura della natura più che del cemento.
Ciascuno di noi insomma uscendo dalla propria tana e camminando nel territorio che lo ha accolto, può decidere di scorgere e promuovere la città dell’Uomo nella città in cui ora vive (magari con fatica) e costruire (o meglio trasfigurarne) quel pezzettino che un giorno sarà un pezzo di città più umana e cristiana.
I nostri figli, e i nostri giovani potranno vedere in noi dei possibili testimoni di Speranza.
Ma come poter essere testimoni della speranza cristiana se non rimanendo radicati nell’Amore?
Il Percorso continuerà sabato 24 Febbraio 2024 con don Aristide Fumagalli, alle ore 19.00 con l’incontro dal titolo: – “Come Rimanere Radicati nell’Amore?”.
A presto!
Patrizia Granchi – referente del Percorso Crescere in Famiglia
Questo progetto ha il sostegno di Fondazione di Comunità Monza e Brianza.