Ora che i viaggi e le settimane estivi organizzati dall’associazione sono cominciati, e in attesa di scoprire le novità del prossimo anno, perché non tirare le fila e trarre qualche spunto di riflessione a partire dalle attività concluse negli scorsi mesi?
Un percorso sulla corporeità
Abbiamo chiesto a una giovane socia, Lucilla Incarbone (assistente sociale, originaria di Venegono Inferiore), la sua testimonianza dopo aver frequentato il percorso giovani 2023 Il mio corpo, la mia casa. Questo ciclo di incontri promosso da Azione cattolica ambrosiana dedicato ai Giovani dai 20 ai 30 anni, quest’anno ha proprio avuto come tema principale la corporeità, approfondita sotto molteplici aspetti, a seconda degli ospiti invitati. Il mercoledì sera, sulla base di un calendario programmato da ottobre a maggio, i ragazzi della diocesi si trovavano in Piazza San Giorgio a Milano e davano il via alla serata con un’apericena e un momento conviviale, prima di concentrarsi sul tema proposto e di ascoltare le testimonianze proposte, anche con l’obiettivo di mettersi in gioco e porsi soggetti attivi nella riflessione.
Percorso giovani 2023. Un spazio di confronto sicuro
Ci spiega Lucilla: «Questo percorso è nato dall’incontro tra la Commissione (sezione Giovani) affettività-sessualità e quella sull’attualità, visto anche il precedente della Settimana formativa Giovani di Santa Caterina 2021. Spesso all’interno della Chiesa non è semplice discutere di tematiche inerenti la corporeità, e allo stesso tempo in quanto giovani cristiani nemmeno al di fuori della Chiesa è facile porsi a riguardo… L’obiettivo di questi incontri è stato creare uno spazio di confronto sicuro, in cui i partecipanti si sentissero a proprio agio e in cui ognuno potesse far uscire se stesso dalla propria confort zone, infatti sono stati forniti anche spunti pratici, a seconda del contesto».
Non solo affettività e sessualità…
Dei sei incontri totali, tre hanno privilegiato la sfera affettività-sessualità, gli altri tre quella d’attualità. «Durante il primo incontro Io e il mio corpo è intervenuta Laura Pezzenati, una terapeuta che ha unito al tema del corpo quello della danza, così è stata offerta al gruppo una testimonianza di danza-terapia. Nel secondo incontro, invece, l’attenzione si è concentrata sulla relazione tra il proprio corpo e gli altri. I giovani si sono suddivisi in tavoli di dibattito per nuclei tematici: dall’utilizzo della pornografia alla dimensione dell’intimità in una relazione di coppia, dalla mercificazione del corpo nell’era dei social alla percezione del corpo in una vita da single… e così via. Infine, nel terzo incontro si è passati alla relazione tra corpo e Dio, e grazie all’aiuto di don Isacco Pagani è stata proposta una riflessione sui cinque sensi presenti nel Vangelo di Giovanni, ad esempio approfondendo l’episodio delle nozze di Cana». Conclude poi Lucilla: «L’importanza della salute mentale, della multiculturalità e della morte sono state le connessioni con il corpo approfondite negli altri tre incontri, e per questo ringraziamo i testimoni che abbiamo conosciuto: la psichiatra Annarosa Moro, l’educatrice Michela Vismara e l’infermiere Federico Cazzaniga, tutti impegnati presso l’associazione “il Volo”; il direttore della Casa della Carità di Milano Fiorenzo De Molli, insieme a diversi cittadini testimoni provenienti dal Sudamerica, dall’Africa, dal sud Italia, che hanno raccontato le loro storie».
Nella speranza che i focus e le vicende affrontate fin qui possano essere state di spunto e incoraggiamento per chi ha partecipato al percorso, non resta che darci appuntamento al prossimo anno associativo, e aspettare insieme i prossimi approfondimenti per il futuro!
Francesca Bertuglia