Cos’è il Sinodo? “Una grande opportunità per recuperare il senso dell’essere Chiesa in camino” e “portare la vita di ogni giorno nel cammino della Chiesa” (Notarstefano). “Un’occasione di conversione pastorale ed ecumenica; un’opportunità per intercettare e valorizzare percorsi ecclesiali comuni e positivi” (Carron). “Riconoscersi e lavorare e camminare insieme” (Manfredonia).
Sono stati numerosi i temi affrontati venerdì 12 novembre, durante il dialogo a tre voci promosso dalla Diocesi di Milano, e svoltosi presso la Fondazione culturale San Fedele. “La migliore politica. Come alcune associazioni e movimenti rileggono la Fratelli tutti”, il titolo della tavola rotonda, cui hanno preso parte Giuseppe Notarstefano, presidente nazionale di Azione cattolica; Emiliano Manfredonia, presidente nazionale Acli; Julian Carron, presidente della Fraternità di Comunione e liberazione.
Il Sinodo – o più ancora la sinodalità – è stato tema ricorrente negli interventi dei relatori (moderati da don Walter Magnoni; l’introduzione della serata era affidata a mons. Luca Bressan). Due, in particolare, le sottolineature che hanno accomunato i relatori: sinodalità come “cammino”, per una Chiesa “in uscita”, che prova a mettersi in gioco testimoniando il Vangelo nella realtà sociale, culturale e politica. Ai laici, e alle loro aggregazioni, spetta un compito preminente in questo campo. La seconda insistenza sullo stile (che diventa un impegno): “insieme”. Anche “gustando la bellezza della diversità”, ha osservato il presidente Ac Notarstefano.
Il dialogo ha quindi sollevato altri temi: cosa rende sorelle e fratelli le persone che incontriamo? Quale il rapporto cattolici e politica (l’astensionismo alle elezioni amministrative “richiama la questione educativa”, ha osservato Julian Carron); quale spazio reale per i giovani nella Chiesa. E, ancora, la “questione urgente” dell’ecologia integrale (enciclica Laudato si’) e di un’economia sostenibile che metta al centro la persona (forte il richiamo di Manfredonia all’attenzione verso i poveri e a chi diviene “scarto” nelle nostre società).
Rimasta inevasa, invece, una richiesta dal pubblico: “cosa ne pensate della donna nella Chiesa?”
(domanda che ha però consentito di rilevare come l’Ac debba molto all’intuizione, al genio femminile e all’opera di Armida Barelli, fondatrice della Gioventù femminile, la cui beatificazione si terrà a Milano il 30 aprile prossimo).
Giuseppe Notarstefano ha quindi sottolineato che nella Fratelli tutti “riscontriamo visioni di futuro” e un invito, come diceva don Tonino Bello, “a organizzare la speranza”. In questo senso “dobbiamo incrociare il movimento sociale dell’ecologia integrale, che ha fatto da filo conduttore alla Settimana sociale di Taranto, con il cammino ecclesiale del Sinodo”.
foto Chiesadimilano.it