Gaia Sironi ha 16 anni, vive a Monza, è al terzo anno di liceo classico, è educatrice Acr, e si impegna attivamente insieme a molti altri studenti delle superiori nel movimento Fridays for Future, per il gruppo locale monzese.
Creatosi nel marzo 2019, questa sezione locale segue ovviamente la scia del movimento ambientalista globale, cercando di sensibilizzare il più possibile – tra i giovani e la popolazione tutta – le tematiche legate al cambiamento climatico e alle emergenze cui andiamo incontro quotidianamente.
Come ci racconta Gaia, con entusiasmo, «Lo scorso 24 settembre abbiamo preso parte in città allo sciopero generale per il clima, ma la nostra non è una manifestazione casuale, perché tutto l’anno ci impegniamo con l’obiettivo di lasciare un segno». E aggiunge: «Il supporto vicendevole con altre associazioni territoriali è una forza per Fridays e tutti i giovani partecipanti. Tra le diverse, ad esempio Plastic Free, che si occupa di ripulire la città, oppure Cisda, a sostegno delle donne in Afghanistan». Seguirà un altro sciopero il prossimo 22 ottobre, in vista della Conferenza delle parti (soprannominata Cop, organismo decisionale della Convenzione Quadro dell’Onu).
Il gruppo di Monza quasi ogni settimana si raduna per discutere le proprie proposte, e spesso il venerdì presso la stessa piazza cittadina gli studenti si trovano per un’assemblea pubblica. Dunque un segnale forte anche per la comunità stessa. Infatti, Gaia non casualmente cita «l’approvazione del documento Deca come uno dei principali obiettivi cui l’amministrazione comunale dovrebbe far fronte».
La testimonianza di Gaia si conclude con questo invito, nella speranza che molti altri giovani possano seguire la stessa strada:
«Ascoltiamo la voce delle scienze, perché da essa dipende il nostro futuro. Basta guardarsi intorno: ad esempio, nella nostra città vogliamo puntare sulla mobilità sostenibile, sul controllo del consumo del suolo e quello dell’inquinamento… Sicuramente, nel mio background personale, il far parte di un’associazione quale Ac mi permette di sentirmi più attiva e responsabile come cittadina, e dunque stimolata nell’impegnarmi per una finalità comune».
Francesca Bertuglia