«La bellezza è negli occhi di chi contempla». Si presenta con questa frase il nuovo sito www.labellanotizia.it che debutta on line in questi giorni per iniziativa di un gruppo di laici della diocesi di Milano. Si tratta di contenitore che propone meditazioni sulla Parola di Dio, preghiera, voci che raccontano l’attualità di luoghi periferici del mondo, cura del Creato, intercultura e tanto altro…
I fondatori sono 18 persone decisamente eterogenee per età, stato di vita, professione: molti sono soci dell’Azione cattolica, un piccolo nucleo proviene dalla parrocchia di Bareggio, ma ci sono altri membri da tutta la diocesi. Si va dai 30 ai 70 anni e si tratta di coppie di sposi, nubili, celibi, un seminarista, insegnanti, impiegati, professionisti, pensionati… Tra i principali animatori, con Ilaria Cremona e Carlo Fiori, c’è Stefania Grassi, per tutti “Stefé”, 40 anni, insegnante di religione in una scuola superiore, che racconta: «Siamo una piccola comunità di amici che da alcuni anni curava il commento al Vangelo domenicale. Lo facevamo circolare in modo “artigianale” con mail e WhatsApp tra i conoscenti».
C’è voluta la pandemia per “fare il salto di qualità”. «Durante il lockdown le proposte di riflessione sulla Parola e le occasioni formative sul web si sono rivelate indispensabili per molte persone anche perché le parrocchie nella fase iniziale erano piuttosto disorientate e non si potevano svolgere le tradizionali attività pastorali. Ci siamo quindi domandati quale contributo avremmo potuto dare alla nostra Chiesa nella ripartenza». Il gruppo ha presentato il progetto del sito all’annuale bando della Faap (Fondazione ambrosiana attività pastorali) e ha ottenuto un cofinanziamento che ha permesso di coprire la metà delle spese di attivazione (il bando Faap 2021 è disponibile al seguente link bit.ly/2OO2apP) che tra progettazione grafica e informatica, pagamento dello spazio on line e registrazione del dominio ammontano a circa mille euro.
Cosa propone labellanotizia.it? «Il cuore è la “Parola”, ma da lì germogliano una serie di altri spunti e iniziate, altre “parole”: le parole del Papa, le parole dal mondo, le parole degli stranieri in Italia, le parole per i più piccoli… Centrale il tema della “bellezza” declinata nell’arte, nell’attenzione all’altro, nella solidarietà, nella difesa del Creato, per come la intende papa Francesco nella Laudato si’», spiega Stefé. «Siamo “cercatori di belle notizie” in un momento storico nel quale sembrano prevalere le notizie tristi e la fatica della pandemia».
L’iniziativa si è rivelata “generativa” e ha radunato virtualmente almeno altre 30-40 persone disposte a dare una mano. «Il primo frutto di questo sito sta proprio nella bellezza della sinodalità e della condivisione», raccontano i fondatori.