Domenica 13 marzo in via Sant’Antonio a Milano si è tenuto il sesto appuntamento del percorso dedicato ai fidanzati, Nati per amare, promosso da Azione cattolica ambrosiana. L’incontro unitario ha raccolto un centinaio di partecipanti da ogni zona della diocesi per riflettere con attenzione sul valore del Matrimonio come sacramento, sull’alleanza tra Dio e la coppia cristiana. L’invito è stato verificare la qualità del proprio rapporto di coppia e rileggere questo legame nell’intreccio con l’Amore di Dio.
Tra i partecipanti c’era Christian Brivio, fidanzato con Serena, insegnante in una scuola superiore, socio di Ac originario di Lissone (Monza). Il giovane riferisce di essere rimasto colpito dalle parole dei coniugi Andrea e Caterina Cassini che hanno portato la loro testimonianza di vita di coppia: «L’esperienza che ci è stata raccontata puntava sull’aspetto più concreto dell’amore, sulla quotidianità della vita insieme», dice Christian. «Non nell’ottica di una “sopportazione reciproca”, bensì secondo un amore più profondo per cui ognuno accetta i pregi e i difetti dell’altro, amandolo ugualmente, e per cui si cerca di “rendere visibile l’invisibile”». Aggiunge Brivio, «Anche l’intervento di don Mario Antonelli e il riferimento al testo Amoris Laetitia di papa Francesco è stato interessante e ricco di spunti. Riflettere sulla concretizzazione dell’amore di Dio che si fa realtà nell’amore tra gli sposi non è un tema immediato, ma è un’opportunità che ogni coppia ha avuto grazie a questo percorso».
Andrea Locatelli, ingegnere, socio di Ac della zona di Lecco, si mostra d’accordo con Christian. «Questo è il terzo anno mio e di Annalisa al percorso Nati per amare. L’incontro di domenica è stato provocante e stimolante, è stato un’occasione per dialogare nello specifico all’interno della coppia, per fare il punto della propria situazione, senza una suddivisione in gruppi come avviene di solito, mensilmente».
Infine la fidanzata di Andrea, Beatrice Marcato, socia della zona di Milano e studentessa universitaria racconta: «Io e il mio fidanzato siamo rimasti colpiti dal numero di partecipanti: è stato piacevole condividere con altre coppie questo sguardo più profondo e solido sull’amore e sui propri progetti futuri. Don Antonelli è stato molto efficace nel comunicare a ragazzi giovani, cercando di esemplificare anche i concetti più complessi. In particolare, la premessa del suo intervento è stata stimolante: Dio non va ricercato solo come concetto astratto, come qualcosa di lontano da noi, perché in realtà è vicino, all’interno delle nostre relazioni e nel quotidiano. Don Mario si è anche soffermato sul nucleo fondante del matrimonio in Chiesa: una celebrazione dell’eucarestia, dove la coppia e Dio sono i protagonisti». E conclude con un riferimento all’intervento dei Cassini: «Una testimonianza di vita famigliare semplice ma ricca ed efficace, dato che Andrea e Caterina hanno parlato anche dell’essere esempio di fede per i propri figli, puntando l’accento sull’importanza di dare libertà nella scelta e, allo stesso tempo, sul fatto che la fede non è qualcosa di distaccato, ma un vero e proprio stile di vita, che accompagna».
Francesca Bertuglia