“Fai un’azione cattolica, firma per noi”: è il messaggio che troviamo nella tessera 2020. Si riferisce alla scelta del 5 per mille che a breve potremo fare nella predisposizione della dichiarazione dei redditi. La nostra associazione, come sappiamo, non ha finalità di lucro ma certo anche i conti contano, per superare eventuali angustie economiche che possono limitare la nostra capacità di azione educativa, ecclesiale, culturale e sociale. Il 5 per mille è una leva fiscale messa a disposizione dallo Stato per provvedere alle necessità associative: uno strumento che dovremmo utilizzare di più. I numeri che il bilancio nazionale Ac rendiconta dicono appunto che abbiamo ampie possibilità di miglioramento. I dati 2019 del Bilancio di sostenibilità evidenziano che la FAA (Fondazione Apostolicam Actuositatem che sostiene la nostra missione) introita circa 140mila euro da 4.600 soci che hanno compiuto questa scelta. I soci adulti sono però più di 100.000 e quindi è evidente che abbiamo un grande margine di miglioramento se aumentiamo la consapevolezza di questa necessità.
Certamente in ogni famiglia, magari da tempo, si fanno scelte di carità scegliendo altri meritevoli enti, ma il nostro senso di appartenenza può spingerci a prestare maggiore attenzione a questo bisogno che ci riguarda. Ogni gruppo parrocchiale lo sa perché spesso siamo richiamati a ulteriori sforzi per supplire alle casse vuote. Essere associazione implica anche questa consapevolezza e responsabilità. A breve quindi, quando faremo la dichiarazione dei redditi, ricordiamoci del codice indicato nella tessera perché è molto di più di un numero, esprime un piccolo impegno, che non costa nulla ma porta significativi vantaggi alla missione dell’Azione cattolica.
Alberto Mattioli