Gianna Beretta Molla «è stata artefice della civiltà dell’amore, della famiglia, della casa, della cura competente e credente. Nella luce di Gesù, santa Gianna vedeva nella vita, in ogni vita umana, la mano del Creatore e un regalo per l’umanità intera». Sono parole del card. Angelo Bagnasco, pronunciate nell’omelia della celebrazione eucaristica, domenica 15 maggio nella basilica di Magenta, per l’avvio del Giubileo straordinario nel centenario della nascita di Beretta Molla e l’apertura della “porta santa” nella stessa basilica. La giornata è poi proseguita negli altri luoghi della vita di Gianna e della famiglia, a Mesero e a Ponte Nuovo.
Un’occasione per ricordare una donna cresciuta in Azione cattolica, educatrice, presidente parrocchiale, che ha mantenuto fino alla fine dei suoi giorni gli impegni associativi che si accompagnavano a quelli familiari e professionali, come medico di base.


Bagnasco ha affermato che santa Gianna «credeva fermamente che la vita e la salute, la malattia e la morte di ogni persona interessano tutti […]. Credeva fermamente che la persona è unica e irripetibile, ma non si realizza in modo isolato, bensì nella rete benefica e provvidenziale di relazioni». Il cardinale ha fra l’altro osservato: «Gianna viveva fin da giovanissima dell’Eucaristia quotidiana, del santo Rosario, del Vangelo: non sono forse queste le vie dell’intimità con Dio, le sorgenti della santificazione nei doveri del proprio stato di sposa, di madre, di professionista?».
Sulle orme di santa Gianna l’Ac ambrosiana vive sabato 21 maggio la sua festa diocesana.
AcFest vorrebbe essere un momento nel quale ritrovarsi, dopo mesi di distanziamenti; vorrebbe fornire l’opportunità a ragazzi, giovani e adulti di stare insieme per confermare la bellezza della formazione cristiana, l’intensità di relazioni amicali, la disponibilità dell’associazione al servizio del Vangelo e della Chiesa diocesana.
Durante la messa delle 18 in basilica pregheremo per la fine della guerra e della pandemia e ricorderemo i 30 anni di sacerdozio del nostro don Cristiano, assistente generale di Ac.
Daremo il “la” all’estate associativa, con i campi a Santa Caterina e altre innumerevoli proposte per studenti, giovani, famiglie, adulti e adultissimi. Anche per questo, intendiamo raccogliere offerte per portare in vacanza con noi qualche ragazzo ucraino, giunto in Italia per sfuggire alla guerra.
I motivi per trovarci non mancano. Anche perché il tutto sarà “condito” da incontri (compresa la visita alla mostra dedicata ad Eugenio Zucchetti), giochi, la “salamellata”, tanta musica…
Insomma: ci vediamo sabato a Magenta!
Gianni Borsa
