L’Azione Cattolica Italiana esprime gratitudine a Sergio Mattarella per la disponibilità a svolgere un secondo mandato da Presidente della Repubblica, contribuendo così al superamento di una pericolosa paralisi istituzionale. Siamo certi saprà essere ancora, come sempre è stato in questi sette anni, il Presidente di tutti gli italiani.
Al Capo dello Stato ci rivolgiamo nella speranza che il suo esempio di fedeltà alla Costituzione e di impegno nella costruzione del bene dell’Italia sia di monito per tutti e faccia fare alla politica un passo avanti. Se la politica diventa come in queste ultime settimane un continuo gridare e gareggiare, uno scontrarsi su tutto e in ogni momento, ne soffrono le istituzioni e soprattutto ne soffrono i cittadini che hanno diritto a una classe dirigente capace di ricercare e proporre insieme reali soluzioni ai tanti problemi dell’Italia.
C’è bisogno di mettere in cima all’agenda politica la coesione sociale e una transizione energetica ed ecologica più giusta per il Paese; c’è bisogno di una maggiore attenzione per i nostri ragazzi e per i nostri adultissimi che più di altri pagano la durezza e le incertezze di questo nostro tempo; c’è bisogno di ridare centralità e considerazione al mondo della scuola e alle sue molteplici criticità; c’è bisogno di rilanciare l’economia, di ridurre la disoccupazione, in modo particolare quella giovanile; c’è bisogno di un impegno organico e adeguato in favore della famiglia e delle giovani coppie; c’è bisogno di ridurre le distanze tra Nord e Sud, coniugando rigore e solidarietà.
Con la riconferma di Sergio Mattarella speriamo si vada oltre la difficoltà di giorni di non esaltante confronto politico, spettacolo cui anche l’AC ha assistito con sentimenti di frustrazione e incredulità. È ora di lavorare insieme per la tenuta delle istituzioni e per offrire alle nuove generazioni il dono di una democrazia compiuta.
Come Azione Cattolica avanziamo al Presidente della Repubblica un’unica richiesta: continuare ad essere instancabile monito presso Governo e Parlamento, perché si curino vecchie e nuove ferite del Paese che la pandemia ha acuito e generato. L’Associazione, fedele alla sua vocazione educativa, assicura al Presidente Mattarella una collaborazione operosa nella formazione al bene comune.