“Stimolati da queste parole di papa Francesco, anche per quest’anno l’Azione Cattolica ambrosiana intende proporre agli adulti la celebrazione della lectio divina nei decanati della diocesi. Sentiamo questo servizio come un dovere maturato dalla consapevolezza che pregare ‘nella’ Parola è incontrare Dio che, non solo ci dice delle cose, ma soprattutto ci rivela il suo volto, la sua volontà di salvezza e il suo amore per ciascuno. Vogliamo quindi proporre di condividere la bellezza di metterci in ascolto del Signore e di aiutarci a vicenda ad accogliere la sua verità, così che la sua Parola sia lampada per i nostri passi e luce sul nostro cammino (cfr. Salmo 118/119, 105)”
(dal sussidio “Perché la nostra gioia sia piena”, proposta di lectio divina per adulti)
Con un rimando a Evangelii gaudium e con qualche riga che spiega in modo puntuale e preciso il perché della proposta, si apre la presentazione del libretto “Perché la nostra gioia sia piena”, che accompagna il percorso di lectio divina di quest’ anno.
A chi legge con attenzione non può sfuggire quell’“anche” che non è messo a caso; assume infatti un significato del tutto particolare perché sottolinea e mette in evidenza una consuetudine, un compito che l’Azione cattolica continua a sentire come impegno irrinunciabile al quale non venir meno.
Ogni anno, per la lectio divina, viene proposto un tema diverso che ha però sempre lo stesso scopo: aiutare a mettersi in ascolto e scoprire come la Parola di Dio riesca a dare risposte concrete a donne e uomini che stanno vivendo in questo tempo, aprendo sempre e comunque cammini di speranza.
La storia
La lectio divina nasce in diocesi con l’avvio della Scuola della Parola, una delle più forti e significative proposte su cui l’arcivescovo Carlo Maria Martini qualificò il suo ministero pastorale a Milano.
Nell’omelia del giorno di ingresso in diocesi nel febbraio 1980 (come ha ben ricordato il professor Marco Vergottini lo scorso ottobre nell’incontro di introduzione al percorso di lectio di quest’anno) il cardinal Martini delineava le caratteristiche della Chiesa che sognava e tra queste ne sottolineava una, decisamente forte e significativa: “una Chiesa pienamente sottomessa alla Parola di Dio, nutrita e liberata da questa Parola”.
Pochissime e incisive parole che cambiavano però la prospettiva: ogni azione, ogni iniziativa doveva fondarsi su una dimensione contemplativa che implicava silenzio, ascolto della Parola, preghiera. E questo desiderio del cardinale incominciò a prendere forma concreta molto in fretta, con l’avvio di proposte di itinerari di lectio divina per giovani e adulti che partendo dal livello diocesano, man mano hanno preso piede con grande seguito e successo nel territorio.
Una storia dunque, un percorso incominciato tanti anni fa che ormai si è ben radicato nei decanati e che l’Azione cattolica ha sempre sostenuto con decisione, passione, impegno.
Tanti gli adulti – ovviamente non solo di Ac – che si ritrovano attorno alla Parola, che seguono il percorso di lectio con la guida del sussidio che viene predisposto ogni anno, molte le belle esperienze che vengono raccontate da chi continua a seguire con fedeltà questo percorso che non si è fermato nemmeno nel tempo della pandemia ma è continuato con le nuove modalità “da remoto”, audio o video. Da ottobre 2022 fino ad oggi la lectio divina è stata organizzata già in 22 decanati della diocesi di Milano con una numerosa affluenza di aderenti all’Azione cattolica e amici dell’associazione. Vai alla pagina.
Un bel segnale che conforta e ci conferma che la lectio divina è una grande opportunità, una occasione preziosa che non può essere persa, che, soprattutto in questo anno ci aiuta a coniugare con più decisione e slancio gli ormai famosi tre verbi di Ac: pregare, pensare e appassionarci.
Cristina Nizzola, della commissione Lectio divina