Martedì 12 ottobre la Presidenza diocesana di Azione Cattolica è stata invitata a cena dall’Arcivescovo. È stato un momento molto familiare e intimo nel quale i diversi Settori hanno potuto riferire circa le riflessioni e i programmi in corso. Dall’urgenza della spiritualità e di momenti laboratoriali per fermentare il vissuto degli adulti, al tema dell’affettività e dell’educazione alla preghiera e alla ritualità, per i giovani, passando per il protagonismo dei ragazzi di Acr, con un’attenzione particolare alla formazione degli educatori.
Sullo sfondo dei percorsi dei diversi Settori, sono stati accennati anche i temi unitari di questa stagione. Anzitutto si è parlato dello sforzo di riflessione attorno al tema di “come essere e fare l’Ac nel tempo nuovo”, nel tentativo di leggere per l’associazione e la Chiesa le trasformazioni in atto e le novità che vi fioriscono. Tra esse, abbiamo ricevuto in particolare l’invito convinto a sostenere l’avvio del prossimo cammino sinodale, in particolare il prezioso lavoro dei Gruppi Barnaba. Anche le prossime beatificazioni di Armida Barelli e di don Mario Ciceri diventano un’occasione importante di formazione. Entrambe le figure, infatti, così diverse e così simili, per altri aspetti, possono indicare la via della santità anche in questo nostra stagione.
Ai giovani l’Arcivescovo ha affidato l’invito ad essere originali e creativi nelle proposte, mentre è stato rinnovata per i ragazzi di Acr la disponibilità di un incontro speciale per il cammino dell’equipe diocesana dei ragazzi.
Mons. Delpini si è quindi interessato dell’andamento generale dell’associazione, della sua radicata presenza nelle parrocchie e nei territori, delle ulteriori attenzioni dell’associazione in campo formativo, della famiglia e dell’impegno laicale.
La familiarità è diventata anche visita alla sua casa e sosta finale in preghiera nella cappella arcivescovile. La Presidenza ha infine espresso un “grazie di cuore per la fine ospitalità e l’incoraggiamento ricevuto”. Tutto questo ci attende – è stata la riflessione finale – tra le pieghe dei cammini ordinari.