Cosa posso fare in concreto per contrastare la crisi idrica e la siccità? È la domanda che forse in tante e tanti si stanno ponendo in questi giorni in cui, forse per la prima volta, la crisi climatica impatta in modo plateale nelle nostre vite costringendo diverse regioni a dichiarare lo stato di crisi e moltissimi Comuni a contingentare l’utilizzo dell’acqua.
L’occasione per approfondire anche questa questione di stretta attualità è la settimana che l’Azione cattolica ambrosiana ha organizzato a Santa Caterina Valfurva dal 3 al 7 agosto dal titolo: “Per fare un albero ci vuole un fiore”. Un’occasione unica per riflettere insieme rispetto ai temi dell’economia circolare a partire dall’enciclica “Laudato si’” (ancora pochissimi posti disponibili).
S’inizierà con l’introduzione del presidente diocesano Gianni Borsa in una giornata in cui affronteremo questo argomento sul piano etico-politico e religioso, proseguendo nei giorni successivi con ulteriori riflessioni affiancate a laboratori pratici per concludere nell’ultima giornata con una tavola rotonda in cui ci sarà l’opportunità di ascoltare e confrontarsi con alcuni professionisti che dirigono importanti aziende e società che gravitano intorno ai cicli dell’acqua, dell’energia e dell’ambiente.
L’occasione di parlare della crisi idrica (e non solo)
Qual è il senso di questa vacanza? E quali saranno più nello specifico i temi che saranno affrontati? Lo abbiamo chiesto a Simone Bosetti, socio di Azione cattolica, già vicepresidente per il settore Giovani, animatore di queste giornate ed esperto di politiche ambientali.
Simone, partiamo innanzitutto dal motivo per cui consiglieresti a una famiglia di vivere questi cinque giorni a Santa Caterina.
Innanzitutto, il fatto che l’Ac abbia organizzato questi giorni che rappresentano una novità fra le proposte estive dell’associazione è un’intuizione che si è rivelata assolutamente corretta viste le notizie che leggiamo in questi giorni rispetto alla crisi idrica della Pianura Padana. “Per fare un albero ci vuole un fiore” rappresenta l’occasione per chiunque di avvicinarsi al tema dell’economia circolare. Non abbiamo l’obiettivo di fornire delle risposte, ma d’instillare e seminare una domanda nella quotidianità di ciascuno. C’è modo diverso di consumare e vivere la mia quotidianità ed essere più consapevole? Se la risposta è sì, proveremo a fornire più strumenti possibili per informarsi e orientarsi in un mondo che cambia.
Informarsi è importante per compiere scelte di vita più consapevoli e rispettose dell’ambiente. Quali sono gli ambiti in cui poter misurarsi con questi cambiamenti?
Ci sono due livelli che vanno mantenuti separati e che poi però in qualche modo sono intrinsecamente collegati: quello dei comportamenti personali e le decisioni a livello politico. Nel primo caso proprio la vacanza sarà l’occasione per iniziare a toccare con mano di come l’economia circolare possa rappresentare uno strumento utile per cominciare a percorrere la strada di una maggiore attenzione al creato. Dalle tubature che utilizziamo al controllo serrato del consumo di acqua potabile, dai vestiti che scegliamo al rapporto che abbiamo con l’elettronica. Ognuno può essere promotore di un piccolo grande cambiamento.
E la politica?
La politica deve affrontare grandi sfide. Pensiamo al fatto, per fare solo un esempio che riguarda l’acqua, che oggi peschiamo tutta la nostra acqua mediamente a 110 metri profondità, dalla seconda falda. La ragione è che oggi le acque di prima falda non sono potabili per una serie di ragioni. Questo però comporta che dai rubinetti esce la stessa acqua potabile che utilizziamo per il water. Come separare l’acqua potabile da quella non potabile? Servirebbero grandi investimenti per rivedere l’intero ciclo di utilizzo e tutti gli impianti. Pensiamo anche al ciclo dei rifiuti. In Lombardia siamo ormai arrivati a una percentuale di riciclo del 70/80%. Questo significa che il tema che si pone ora non è tanto quello dell’aumentare il tasso di riciclo, ma diminuire i rifiuti che vengono prodotti anche attraverso politiche pubbliche. In fondo però anche la politica è il frutto di tante piccole scelte personali che facciamo quando siamo chiamati alle urne a votare per decidere chi ci amministra.
A proposito di amministrazione. Alla tavola rotonda che concluderà la quattro giorni saranno presenti molti dirigenti di società pubbliche. Chi saranno gli ospiti?
Alla tavola rotonda saranno presenti diversi dirigenti e presidenti di società attigue al ciclo dell’acqua e dell’energia delle nostre zone.
Ci saranno: Pierluigi Arrara, presidente di Amiacque Srl; Massimo Di Domenico, presidente di Service 24 ambiente Srl; Daniela Mazzuconi, presidente di Brianza Energia Ambiente SpA e portavoce di Green Alliance; Enrico Pezzoli, presidente di Como Acqua Srl e portavoce di Water Alliance; Giuseppe Viola, direttore generale di Confservizi Lombardia.
Se è vero che oggi il tema dell’economia circolare è forse perfino inflazionato, proveremo a discutere con loro di cosa significhi oggi ascoltando il punto di vista di chi si confronta quotidianamente con due temi nodali come acque ed energia. Un’occasione davvero unica da non perdere visto che, mi dicono, le iscrizioni per questa proposta, che sono sicuro sarà sicuramente bella e densa di significati, sono ancora aperte!
L’evento è organizzato con il patrocinio di Confservizi Lombardia
e con il contributo della Fondazione Provaltellina