“Entrare nella Bibbia” per trovare una luce che illumini i nostri passi incerti. Con questo spirito e spinti da questo desiderio, un gruppo di adulti, giovani e meno giovani, ha accolto la proposta dell’Associazione di ritrovarsi sabato 22 aprile scorso a Porto Valtravaglia (Varese) per incontrare e ascoltare la pastora battista Lidia Maggi. Accarezzati dallo splendido panorama sul Lago Maggiore, le parole di questa grande esperta di Sacra Scrittura hanno avuto l’effetto di aprirci il cuore e la mente a un rapporto decisamente vivificante e incoraggiante con la Bibbia.
La frequentazione con la Scrittura, a cui da sempre l’Azione Cattolica ci ha abituati, da laici consapevoli, come insegna il Concilio Vaticano II, e a cui poi il cardinal Martini ci ha allenati con il metodo della Lectio divina, ha trovato piena conferma nell’approccio suggerito dalla Pastora.
“Per leggere la vita con la Bibbia entriamo in essa trovandovi non un sole sfolgorante, ma una luce leggera”, ci ha detto, aggiungendo: “Scopriamo così che la Bibbia mette in scena la vita e parla di noi, ma occorre abitarla non come dei turisti frettolosi, a caccia di souvenir da portarsi a casa. Invece occorre restare in essa con pazienza e lungamente, con una lettura intensiva. Così essa rivela una grammatica delle relazioni, o – per dirla con papa Francesco – una ecologia delle relazioni. Per lungo tempo invece l’abbiamo letta in chiave moralistica, banalizzandola e trasformandola in un codice etico e sessuale, con una evidente mortificazione soprattutto della donna”.
Per “liberarsi di queste tossine”, ha sottolineato la Maggi, dobbiamo perciò leggere la Bibbia innanzitutto come un testo – certamente sacro, è Parola di Dio! – che non vuole darci norme o risposte preconfezionate ma che “ci aiuta a porre domande di senso”. E lo fa con una molteplicità e con una “dialettica di voci e sguardi differenti”, che le sono necessari “per dire Dio, per dire l’umano e per dire le relazioni”.
Così, abitando la Scrittura, troviamo quella “luce leggera” (che Lidia Maggi ha raccontato anche aprendo un “libro” debolmente illuminato al suo interno che ha tenuto accanto a sé lungo tutta la conversazione) che “interpella per far sì che chi legge faccia un percorso e faccia le proprie scelte”.
La Pastora ha quindi guidato i presenti ad addentrarsi nella Bibbia attraverso due “porte”: i salmi e i primi due capitoli della Genesi, indicando passo dopo passo come certe letture che una tradizione frettolosa ci ha consegnato siano a dir poco devianti rispetto ai veri gioielli che la Parola porta nella nostra vita.
Coronamento non scontato dell’incontro di Porto Valtravaglia è stata la percezione viva di quanto lo scambio di sapienza e di tesori tra Chiese sorelle, come sono la Cattolica e le Riformate (Battista, Metodista e Valdese in particolare) sia portatore di novità straordinarie nella riflessione su come oggi sia urgente trovare nuovi linguaggi e prospettive di annuncio dell’unico Vangelo di Cristo.
Il pomeriggio del gruppo di adulti di Ac è poi proseguito a Castelveccana, dove abbiamo visitato due splendide chiesette di origine medievale, accompagnati dalla lettura di passi della Laudato si’: San Giorgio e Santa Veronica, dove il pomeriggio è stato concluso dal parroco don Luca Ciotti che ci ha raggiunto con un gruppo di ragazzi che terminavano così un cammino alla scoperta del volto di Gesù nel Vangelo di Marco.
Maria Teresa Antognazza