Lucrezia, quinta elementare, e Mara, terza elementare, sono due ragazze della diocesi di Milano che da anni frequentano l’acr a Saronno e per la prima volta hanno avuto l’occasione di partecipare ad un incontro nazionale dell’acr, tenutosi a Silvi Marina, provincia di Teramo, dal 6 all’8 ottobre.
L’arrivo all’incontro…
Il tema dell’incontro era “Super, piccoli capaci di grandi cose con Te”, riprendendo così i superpoteri dei supereroi più famosi e associandoli ai talenti di cui Gesù parla nel Vangelo, che ognuno di noi ha e mette a disposizione donandoli a chi ne ha bisogno. Arrivate presso il centro congressi dove si è svolto questo evento nazionale, l’impatto è stato forte: erano presenti più di 900 ragazzi di ogni età e provenienza, tutti accorsi lì per vivere questa esperienza di sinodalità. Numerosi sono stati i momenti di divertimento e altrettanti di riflessione e confronto con persone e realtà diverse.
…e alcuni ospiti importanti!
Grande stupore e curiosità ha suscitato l’ex calciatore della Roma e della nazionale, Damiano Tommasi che ha aiutato i ragazzi a riflettere sull’importanza dello sport e di come il pallone abbia un linguaggio universale, si fa capire senza parole. L’attività sportiva può diventare per qualcuno un sogno che si realizza arrivando a essere famoso ma l’obiettivo dello sport è stare insieme, condividere, imparare a sbagliare e a riprovare. Ogni ospite ha rivolto ai ragazzi una domanda per chiedere il loro aiuto, così che si possa cambiare in meglio le situazioni che non vanno più bene. Damiano ha chiesto che cosa i ragazzi si aspettino dagli adulti nello sport, che cosa dovrebbero fare e cosa no.
A rivolgere una domanda di aiuto è stato anche il nostro presidente nazionale, Giuseppe Notarstefano che, dopo aver ringraziato i ragazzi di essere presenti a Silvi Marina e di far parte dell’ac e per l’impegno preso, ha voluto far riflettere tutti sulla parola associazione che vuol dire festa. Essere associazione vuol dire avere obiettivi uguali pur essendo diversi. “Vogliamo costruire una tavola più grande per stare insieme e poter aiutare la Chiesa. Pensate in grande: come possiamo essere una casa accogliente per tutti? Aiutateci a costruire una associazione che sia casa, tavola, comunità più bella”. Lo slogan acr di quest’anno dice “questa è casa tua”. Questa immagine fa pensare a che cosa é il mondo. Il mondo è il creato, dono di Dio che ha messo nelle mani di tutti per custodirlo.
È intervenuta anche Eugenia Carfora, preside della scuola di Caivano, Napoli, invitando i ragazzi a occuparsi di qualcuno e di qualcosa. Con la scuola si cambia, a scuola si vive. La scuola deve aiutare a pensare. Fare del bene è lasciare qualcosa agli altri. La domanda posta ha toccato la realtà che forse è più vicina ai ragazzi: “vi piace la scuola così com’è? Dove sbagliamo noi adulti?”.
Don Emanuele Piazzai, dell’ufficio catechistico nazionale, dopo aver ricordato gli anni in cui anche lui aveva frequentato l’acr, ha parlato del suo servizio con i ragazzi per condividere le loro giornate. “Voi ragazzi rendete bella la vita della chiesa e della comunità. La chiesa ha bisogno di voi”. La domanda posta a tutti è stata: come può la chiesa aiutare i ragazzi a coltivare i loro doni?
Incontro nazionale Acr 2023. I superpoteri al servizio degli altri
La caratteristica dei supereroi sono i superpoteri ma devono essere messi al servizio degli altri. Ci sono tre super poteri che Dio dona ai ragazzi: la vita (quanta vita bella hanno i ragazzi), creatività (quanti linguaggi hanno), rendere bella la vita (cioè riaccendere la vita degli adulti, sono coraggiosi con il loro entusiasmo, illuminano la vita degli altri).
Alla fine di questi interventi i ragazzi si sono ritrovati in gruppo per confrontarsi e per trovare delle risposte ai vari ambiti proposti dagli ospiti e quello che ne è uscito è la voglia di fare, di aiutare, di condividere la vita, di ascoltare e di voler essere ascoltati, di migliorarsi e di migliorare il mondo. C’è stata l’occasione anche di recarsi a Pescara a scoprire concretamente le realtà del territorio legate agli ambiti proposti e dove i ragazzi hanno potuto ascoltare e vedere persone che si mettono a disposizione di chi ha bisogno, dell’ambiente e dello sport.
Le serate del venerdì e del sabato sono state all’insegna del divertimento e della musica, dai grandi classici inni acr a quelli più recenti. Tanti erano i bambini che cantavano a squarciagola e tanti erano gli educatori che li hanno accompagnati che si divertivano a cantare con loro.
La domenica mattina si è svolta la messa presieduta da monsignore Claudio Giuliodori, assistente generale dell’azione cattolica. Nella sua predica ha voluto spiegare l’importanza della scelta di essere a Silvi Marina collegandosi alle letture e al vangelo: la vigna. Si trovano le vigne più belle d’Italia in quei posti ma sono vigne particolari perchè producono uva da tavola.
La predica
Tre sono i punti importanti approfonditi nella predica:
- super con te: te è Gesù, pietra angolare, vignaiolo che vuole coltivare bene la vigna. É importante coltivare la fede con Gesù.
- forti con amici: a Pescara sono state approfondite sette esperienze diverse per scoprire che servono tanti artigiani per prendersi cura di questa casa chiamata mondo. La creazione é un grande dono ma la stiamo distruggendo. C’è bisogno di restauratori, persone forti che si prendono cura del mondo. La casa si costruisce sulla pietra angolare se si costruisce con gli amici.
- eroi per il mondo: gli eroi sono persone che fanno del bene al mondo e hanno un grande coraggio per costruire le cose e non per distruggerle.
Gesù dice di guardare ai bambini perché hanno un cuore grande e tanto coraggio e perciò, conclusa la messa, i ragazzi sono stati chiamati a partecipare all’assemblea per votare i vari emendamenti che comporranno l’agenda dei ragazzi: impegni e proposte trovate da loro in questi giorni che si impegnano insieme agli adulti a portare a termine.
Grande è stata l’emozione per aver conosciuto e visto tanti ragazzi da tutte le regioni in questi incontro nazionale acr 2023, il bello del sentire accenti diversi e del confrontarsi con chi ha un percorso di fede simile agli altri. È stato bello anche approfondire le tematiche che stanno a cuore ai ragazzi e che spesso non si riesce ad analizzare nella vita di tutti giorni.
Per Mara e Lucrezia è stata un’esperienza unica questo incontro nazionale Acr 2023: stare lontano da casa, dalla famiglia ma trovare tanti nuovi amici, fare nuove esperienze e conoscere un nuovo volto della Chiesa fatto da bambini e ragazzi loro coetanei che si prendono la responsabilità di costruire concretamente il loro futuro e quello di chi li circonda.
Chiara, educatrice acr, Lucrezia e Mara