Il 22 marzo, primo anniversario della morte, don Franco Carnevali sarà ricordato con tre Messe:
- alle 18 nella parrocchia di Lacchiarella, presieduta dal vicario episcopale monsignor Michele Elli e dai decani della zona pastorale VI (di cui don Franco era stato vicario episcopale dal 2012 al 2015),
- alle 18.30 presso la Basilica di s. Nicolò a Lecco, con la presenza dell’Azione Cattolica,
- alle 20.30, presieduta da monsignor Luciano Angaroni, a Monza nella parrocchia del Sacro Cuore (dove don Franco era stato parroco fino alla morte). Quest’ultima celebrazione sarà trasmessa in diretta sul canale Youtube della Comunità pastorale Santa Trinità d’Amore.
L’Azione cattolica ambrosiana deve molto a don Franco, deceduto a 68 anni a causa del Covid-19. Egli stesso si era formato negli anni giovanili nell’Ac di San Domenico a Legnano e aveva continuato a promuovere l’associazione da giovane sacerdote dell’oratorio di Lecco. Nel 1990 era stato chiamato in Centro diocesano come Assistente del settore Giovani, incarico che ha mantenuto fino al 1998, dell’Acr (1994-95) e come Assistente generale dal 1995 al 2001.
Così lo ricordava Silvia Landra, presidente diocesana fino allo scorso ottobre, che negli anni Novanta aveva lavorato a lungo con don Franco quando era stata vicepresidente del Settore Giovani:
«Conoscevi tutti, ci spronavi davanti ad ogni difficoltà, tiravi fuori sempre il meglio di noi. Un lavoro indefesso per sostenere la Pastorale giovanile della diocesi, centinaia di frequentatissime scuole per educatori e responsabili, i lavori del Sinodo quarantasettesimo sulle tante tematiche su cui eravamo in prima linea: la risposta giovane sempre pronta ai fatti del nostro tempo, tante discussioni fino a notte fonda sul volto della Chiesa del Concilio».
Don Franco era un prete che ha dato tutto sé stesso per il ministero, come recita la lapide sulla tua tomba nel cimitero di Legnano: «Monsignor Franco Carnevali appassionato servitore della Chiesa ambrosiana». E come sottolinea anche monsignor Antonio Novazzi, suo compagno di seminario e oggi vicario episcopale per la Zona VII.
«Don Franco si sentiva realmente servitore della Chiesa ambrosiana. Penso che questo suo modo di vivere il ministero lo abbia imparato dal papà Achille e dalla mamma Milena: una famiglia accogliente e presente nella vita della comunità; in quella casa si trovavano frequentemente i giovani della parrocchia per confrontarsi sui problemi della Chiesa, della vita sociale e politica, oltre a quella sportiva».
Tra gli amici di gioventù con cui ha condiviso l’intero cammino della vita c’è anche Franco Monaco, presidente diocesano dell’Ac dal 1986 al 1992 e poi parlamentare. «Sempre uomo e prete generoso, che dava tutto se stesso, con una dedizione totale, che noi talvolta gli rimproveravamo», ricorda Monaco. Era «dotato di una forza, di una passione e di un carisma che facevano breccia nei suoi giovani, nei suoi collaboratori, nelle sue comunità».
Un ritratto di don Franco Carnevali è proposto anche in un libro da poco pubblicato dedicato ai preti italiani portati via dalla pandemia. Scritto dal giornalista Riccardo Benotti, il volume s’intitola Covid-19: Preti in prima linea (Edizioni San Paolo 2021).