C’è tutta l’emozione di ritrovarsi finalmente insieme, dal vivo. Sì, perché «l’Azione cattolica è prima di tutto incontrarsi», come ha sottolineato il presidente diocesano Gianni Borsa nel suo saluto iniziale. È stata una festa del “reale” che batte il “virtuale” lo spettacolo di Michele Diegoli andato in scena al Teatro Sala Argentia di Gorgonzola lo scorso 15 settembre all’interno delle iniziative Ac7, per il riavvio dell’anno associativo.

“Ahi! Tech – Disavventure di un adulto offline” è il titolo del monologo del professore cabarettista, ben noto in Azione cattolica per i suoi trascorsi giovanili alla guida dell’Azione cattolica studenti.
Diegoli insegna Filosofia in un liceo milanese ed è papà di quattro figli maschi, di cui due gemelli, di età compresa tra i 12 e i 19 anni. Ed è proprio dall’esperienza di docente e genitore che ha tratto l’ora di battute e risate all’interno delle quali, però, ha messo a tema in modo intelligente la sfida che oggi tutti affrontiamo: il discernimento nel mondo delle nuove tecnologie. Tra chat di classe con la classica mamma petulante, figli imbambolati davanti allo smarphone, giochi elettronici «che oramai non hanno più nemmeno uno scopo, devi solo distruggere tutto»… Il virtuale sembra annullare le distanze, accorciare i tempi, aprire infinite possibilità (e per un verso è così davvero), ma per l’altro non vogliamo rinunciare al nostro essere reali, con un corpo, un limite, un tempo… Perché, semplicemente, è più bello.

