A volte può sembrare quasi al limite dell’incredibile e dell’assurdo leggere le parole di Papa Francesco e potercisi identificare, quasi parlasse a te o di te. Quando poi questo parlare non si applica solo al singolo ma ad un “noi”, e riesce a cogliere le tue incertezze e paure, può certamente accadere che ti sconvolga e ti ponga in discussione.
Il nostro cammino verso il matrimonio ha avuto inizio poco più di un anno fa, nel pieno della pandemia e quando le nostre prospettive lavorative sembravano le più rosee. Improvvisamente però la delocalizzazione di una delle nostre aziende ha posto tutto in discussione, solo pochi giorni dopo aver deciso di sposarci. Ecco quindi l’incertezza, la paura della mancanza di cose certe appunto, che ha spalancato le porte delle nostre vite e dei nostri sogni senza chiedere permesso.
Lo sperimentare vero dell’appoggio delle nostre famiglie, ma in primis dell’altro nella coppia, è stato fattore di crescita per il rapporto. Il poter fare affidamento e poter essere di reciproco sostegno, ha dato solidità e fatto da guida. “Coraggio creativo” dunque, in primis nello starsi accanto, riscoprendosi fragili ma forti perchè mai soli e sempre custoditi, decidere di proiettare il proprio amore nel futuro e non
solo nel presente, dando atto concreto alla promessa che pronunceremo il giorno delle nozze.
D’altronde, quanto risulta difficile oggi in tempo di pandemia, dove non è solo il lavoro a porre incertezza, decidere di dirsi un Sì per tutta la vita?
Ed ecco che il coraggio creativo dello starsi accanto diviene inaspettatamente risorsa inestimabile e solida nell’incertezza di questo tempo.
Emilia e Marco, futuri sposi